Oltre 100 m di sviluppo alla grotta 4851
Oltre 100 m di sviluppo alla Grotta 4851
30 ott. 2017 Le nostre recenti esplorazioni alla Grotta 4851 (Bosco Matta, Marcesina, Foza) le hanno fatto superare i 100 m di sviluppo. Una voragine di una decina di metri di diametro, fonda qualche metro qual'era questa cavità naturale fino a qualche settimana fa, ci ha fatti entrare nel suo dedalo di ambienti fino a fare oltre 100 metri di percorso. Siamo tornati anche ieri. Io, Maurizio Mottin, Andrea (Icio) Grigoletto e Massimo Santini. Scopo della giornata è stato quello di verificare tre punti interrogativi della grotta: due meandri che dopo un restringimento iniziale sembravano allargare e un meandrone alto beccato dopo una risalita di una decina di metri. Questa cavità è molto particolare, per nulla banale, fuori dagli schemi. Dalla base della sua grande voragine di ingresso, abbiamo scoperto un meandrino lungo una quindicina di metri, "il Rio Billi" che ci ha fatti sbucare in una bella saletta di qualche metro di diametro. Di qui, lungo una linea che corrisponde ad una grande faglia, abbiamo scoperto 4 fusoidi molto carsificati alti fino ad una decina di metri. Uno di questi è stato le volte precedenti risalito in artificiale fino ad intercettare un bel meandro. Uno degli obiettivi di ieri è stato quello di vedere dove portasse questa via; i due meandri da disostruire, sono invece uno la continuazione del Rio Billi dalla parte opposta nella prima saletta e l'altro alla base del secondo fusoide. Maurizio si occupa di quest'ultimo, Massimo e Andrea dell'altro meandro ed io vado a finire l'armo alla via alta che avevo iniziato la volta scorsa. In cima al camino che avevo risalito, un cedimento dall'esterno ha riversato sul suo ciglio una moltitudine di sassi per cui mi tocca salire, disarmare, fare pulizia e poi riarmare la risalita. Questo mi permette di saltare dentro al meandrone che il fuso intercetta e verificarne la prosecuzione. Da un lato la via è chiusa da blocchi di ogni misura venuti da fuori, dall'altro continua. Le dimensioni sono quelle di una porta di casa. Siccome dovrebbe passare sospeso sul fusoide grande parallelo al camino, armo un bel traverso di sicura e avanzo alcuni metri fino ad arrivare sul nero del salto. Il meandro si getta sul fusoide. Guardo la sua continuazione altre lo sprofondo del pozzo e sembra che un tempo, forse una piccola galleria ci potesse essere di là ma purtroppo tutto è tappato da blocchi di roccia. Faccio una bella pulizia dei bordi e poi decido di fare una calata diretta nel fuso. In pratica purtroppo ho esplorato solo qualche metro ed ho fatto un giro ad anello da un fuso all'altro, percorso comunque molto singolare da vedere. Gli ambienti di questa grotta sono davvero inconsueti. Raggiungo Massimo e Andrea che lavorano di buona lena. Hanno allargato molto l'ingresso del meandro e ora si vede che davanti c'è uno spazio più grande. Raggiungo Maurizio che anche lui è a buon punto e decidiamo di fare pausa pranzo. Mangiamo tutti presi da una tacita fretta pronti a ricominciare il lavoro. Tutti tornano così quasi subito alle proprie postazioni; io completo il rilievo topografico. Dopo diverse ore Massimo ed Andrea sono pronti per passare. Entrano in una specie di bolla di roccia tappezzata di concrezioni da allagamento. L'acqua anticamente qui formava un laghetto che ha depositato calcite fino purtroppo a chiudere ogni prosecuzione. Seppur con la visione di un ambiente singolare, la grotta non continua per di quà. Maurizio è invece più fortunato, é avanzato fino a fermarsi davanti ad un sasso che blocca la via ma oltre il meandro continua ed è praticabile. Una forte corrente d'aria ne esce. La grotta continua qui e vedere come, sarà l'obiettivo della prossima puntata esplorativa. Rientriamo alla macchina con la solita carovana di sacchi e poi giù in pianura dove ci aspettano Silvia, Elena e Francesca per mangiare una pizza insieme e sentire le ultime novità. A casa butto giù il rilievo esatto della grotta: ne viene fuori una cavità complessa che ha già nettamente superato i 100 m di sviluppo longitudinale. Valentina Tiberi
Facce di più o meno dissimulata stanchezza e soddisfazione
Massimo in procinto di inziare l'esplorazione del meandro celato dietro di lui.
Andrea in posa
Dall'alto del fuso più grande. Solo la corda mi fa da modella, salto di 11 metri.
Il meandro esplorato da Massimo e Andrea, stanno per passare
Andrea è entrato nella bolla di roccia
Affacciato da uno dei tanti su e giù della grotta
La saletta dove sbuca il Rio Billi
Maurizio infilato nella prosecuzione del Rio Billi
La grotta continua per di qua